La storia di Belen
Belen è una splendida bambina di 4 anni di El Salvador. Nasce in una grande famiglia composta da nonna, zia, cugino, sua mamma, suo papà e la sorella a cui già era stata diagnosticata la sordità e che aveva potuto ottenere un impianto cocleare durante una missione a San Salvador. Mentre cresceva, i suoi genitori si sono subito accorti che qualcosa non andava: la piccola non rispondeva al suo nome e non reagiva ai suoni, proprio come era successo con la sorella. Avendo già avuto una precedente esperienza, la famiglia sapeva come procedere ed ha portato la piccola a visitare al Centro de Audición y Lenguaje de San Salvador. Qui, quando Belen aveva appena compiuto 3 anni, hanno confermato i loro sospetti: anche lei non sente ma, fortunatamente, anche il suo caso è compatibile con un impianto cocleare. La famiglia corre subito dalla Fundacion García Ibañez che aveva organizzato l’operazione della sorella per chiedere di prendere in carico anche Belen. Purtroppo nel loro Paese non ci sono le competenze né gli strumenti e bisogna attendere l’arrivo di una nuova équipe.
La piccola Belen viene messa in lista ma il tempo passa e, quando finalmente è prevista una missione a San Salvador, Belen ha già 4 anni e la precedenza viene data ai bambini più piccoli per cui il percorso di riabilitazione è più semplice.
La famiglia è molto frustrata: Belen non può andare a scuola perché non hanno un percorso di integrazione e quindi resta sempre più isolata.
I genitori non si danno per vinti e contattano la sede della Fundacion García Ibañez a Barcellona dove gli confermano che possono prendere in carico la bambina per effettuarle il trapianto ma deve trovare il modo di arrivare a Barcellona. La fondazione fornisce alla famiglia il contatto di un’associazione amica che si occuperà di accoglierli e ospitarli per la degenza extraospedaliera: Infancia Solidaria. Resta da capire come raggiungere la Spagna visto che le risorse della famiglia sono già messe a dura prova dalla terapia della sorella maggiore che però sta iniziando a parlare e a interagire con il mondo infondendo speranza alla famiglia anche per Belen.
Alicia di Infancia Solidaria ci contatta subito presentando il caso e, in meno di 24 ore, tutto è organizzato: il volo, la data del ricovero e l’accoglienza. Dopo più di un anno di attesa in una giornata il futuro di Belen cambia grazie a una cordata internazionale di solidarietà fatta di Organizzazioni ma, soprattutto, dei sostenitori che permettono di alimentare la speranza.
La partenza
Belen parte il 2 giugno da San Salvador e, il giorno successivo, atterra a Barcellona dove viene accolta dai volontari di Infancia Solidaria.
L'intervento
Il ritorno a casa
Il 29 giugno Belen rientra a casa pronta a intraprendere il suo percorso di apprendimento insieme alla sorella.
Belen è una bimba vivace e brillante. La sua vita, e quella della sua famiglia, è cambiata in poco meno di un mese in un susseguirsi di emozioni. Adesso sta affrontando un percorso di apprendimento che sicuramente sarà lungo ma le permetterà di comunicare, studiare, conoscere il mondo insieme alla sua grande famiglia e a sua sorella.

