La ricetta
Il nostro progetto “Ricette per unire” continua con un piatto fresco adatto alle giornate afose, una ricetta nata nella comunità coreana della vecchia Unione Sovietica.
Verso la fine dell’800, circa 500 mila coreani migrarono nelle provincie asiatiche dell’ex Unione Sovietica, dove crearono una nuova cucina, denominata koryo-saram, che miscelava i sapori coreani con quelli caucasici.
La Morkovcha (Корейская Морковь) è l’esempio perfetto di questa unione, un’insalata di carote in stile coreano, che prova a reinventare il kimchi, una ricetta molto popolare in Russia e nei paesi ex-sovietici, tra cui Moldavia, Ucraina e Uzbekistan.
E benché venga chiamata anche “insalata coreana”, in Corea del Sud è una ricetta praticamente sconosciuta, poiché è una creazione della diaspora coreana sovietica.
È una tipica ricetta che viene servita fredda, spesso come antipasto o contorno a piatti di carne e riso, molto diffusa nei mercati e nei ristoranti dell’Europa dell’Est e dell’Asia centrale.
Perfetta per dare una rinfrescata durante i pasti!
Ingredienti
- 450 gr di carote
- 200 ml d’olio di semi di girasole
- 3 cucchiaini di aceto di riso
- 2-3 cucchiaini di semi di coriandolo in polvere
- 2 cucchiaini di peperoncino fresco o secco, in scaglie
- 2 spicchi d’aglio
- 1 cucchiaino di sale
- 1 cucchiaino di zucchero
- 1 cucchiaino di paprica
- 1 cucchiaino di semi di sesamo
- 1 cucchiaino di zucchero
- Prezzemolo riccio o coriandolo
450 gr di carote
200 ml d’olio di semi di girasole
3 cucchiaini di aceto di riso
2-3 cucchiaini di semi di coriandolo in polvere
2 cucchiaini di peperoncino fresco o secco, in scaglie
2 spicchi d’aglio
1 cucchiaino di sale
1 cucchiaino di zucchero
1 cucchiaino di paprica
1 cucchiaino di semi di sesamo
1 cucchiaino di zucchero
Prezzemolo riccio o coriandolo
Curiosità
Uno dei piatti che la comunità coreana non poteva più preparare in Unione Sovietica era il kimchi tradizionale, poiché il cavolo cinese e il peperoncino coreano erano difficili da reperire. Così i koryo-saram idearono un’alternativa con le carote, più facilmente disponibili. Il risultato fu una versione adattata del kimchi, con aceto al posto della fermentazione e spezie locali come il coriandolo.
La sfida
Nel replicare la ricetta, provate a mantenere la carota come ingrediente principale, ma aggiungere un tocco personale con spezie, condimenti o ingredienti tipici di un’altra tradizione gastronomica. Da una versione mediterranea con feta sbriciolata, olive nere e origano, a una versione messicana con lime e peperoncino chipotle. Fattevi ispirare!
Il procedimento
Preparazione
Spazzolate le carote sotto l’acqua corrente, asciugatele e grattugiatele a julienne.
Trasferitele in una ciotola e insaporitele con il sale, mescolate bene e poi strizzatele per eliminare il succo. Unite quindi tutte le spezie, gli aromi e i condimenti e mescolate ancora.
In un pentolino a parte, portate l’olio di semi a circa 100° C e versatelo sulle carote insaporite e mescolate ancora.
Coprite la ciotola con un a pellicola e lasciate riposare in frigo per 4-5 ore prima di servire, per far amalgamare i sapori.
Per un tocco finale, date una spolverata di semi di sesamo e foglie di coriandolo o prezzemolo riccio.
La vostra Morkovcha è pronta per essere gustata e sorprendere con la sua semplicità i vostri amici!
Nata da un intreccio di culture e adattamenti culinari, la Morkovcha è un piatto che racconta storie di migrazione, resilienza e creatività. Un assaggio di questa ricetta è un viaggio attraverso la storia e i sapori dell’Asia centrale e dell’Europa dell’Est.
Noi vi abbiamo proposto la ricetta tradizionale, ma non vediamo l’ora di vedere le vostre versioni. Se non l’avete mai provata, è il momento giusto per portare un pezzo di questa tradizione sulla vostra tavola!
Ricetta di Vittorio Castellani
Immagini tratte da Canva.com
Le vostre interpretazioni
L’interpretazione di Astrid ed Enea
Amore è anche cucinare insieme e scoprire nuovi gusti e culture e questo splendido reel di @astrid_oriani che prepara la Morkovcha con suo figlio Enea è una spendida dichiarazione d’amore.
Grazie!
Guarda qui il reel completo


