Angels can't be seen, but leave their mark
Diventa anche TU un angelo, salva un bambino.
“Avevamo il terrore di perderlo durante il volo”
“Quando il piccolo Petit è atterrato in coma vigile a Roma, non aveva molte possibilità di farcela. Arrivato in volo da Kinshasa, non poteva parlare, camminare o alimentarsi da solo a causa di un grosso tumore cerebrale. A un’operazione complessa durata 20 ore è seguito un decorso post-operatorio difficilissimo. Petit ha però sfoderato tutta la sua voglia di vivere e alla fine ce l’ha fatta. La riabilitazione dei mesi successivi è stato il più grande successo suo e di quanti hanno lottato con lui. Oggi Petit ha fatto ritorno in Congo e come qualsiasi bambino di dieci anni sogna di diventare grande, un desiderio fino a poco tempo fa irrealizzabile.”
“Avevamo il terrore di perderlo durante il volo”
“Quando il piccolo Petit è atterrato in coma vigile a Roma, non aveva molte possibilità di farcela.
Arrivato in volo da Kinshasa, non poteva parlare, camminare o alimentarsi da solo a causa di un grosso tumore cerebrale.
A un’operazione complessa durata 20 ore è seguito un decorso post-operatorio difficilissimo.
Petit ha però sfoderato tutta la sua voglia di vivere e alla fine ce l’ha fatta. La riabilitazione dei mesi successivi è stato il più grande successo suo e di quanti hanno lottato con lui.
Oggi Petit ha fatto ritorno in Congo e come qualsiasi bambino di dieci anni sogna di diventare grande, un desiderio fino a poco tempo fa irrealizzabile.”
“Al check-in del volo che lo riportava in Congo, ho guardato Petit allontanarsi con il suo bambolotto, i suoi magnifici occhiali azzurri e la sua allegria.
Un anno di sofferenze, disperazione e difficoltà ci hanno uniti”.
“Ci lega ora la gioia di avercela fatta”
Dott.ssa Anne
Medico neurologo
Comitato Scientifico Flying Angels Foundation