Missione Uganda 2025

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La missione di Cute Project in Uganda.

La missione è partita il 15 febbraio 2025. Il team è arrivato a Fort Portal, Uganda, la sera del 16, intorno alle 22. Il giorno successivo, il 17 febbraio, ha subito iniziato il lavoro al Fort Portal Regional Referral Hospital. La missione si è conclusa il 26 febbraio con la partenza da Fort Portal, il rientro in Italia il 1° marzo.

Flying Angels ha finanziato i biglietti per 5 operatori del team e supportato nell’organizzazione dei voli.

I team

L’equipe

Il Team era composto da: 3 chirurghi plastici, di cui uno ugandese residente a Kampala e membro di Cute Project dal 2013, 2 medici, 2 anestesiste, 2 infermieri di sala operatoria, un’infermiera pediatrica, 2 infermiere ugandesi, una terapista occupazionale sudafricana

L’ospedale

Al FRRH non esiste il reparto di Chirurgia plastica e al Camp hanno partecipato i chirurghi generali dell’Ospedale e gli specializzandi, guidati dal Direttore del Dipartimento chirurgico dott. Lauben Kyomukama.

Highlights

Lo screening

La missione non si concentrava esclusivamente sui minori ma anche sugli adulti. In tutto sono state visitate 146 persone di cui 46 bambini (di età inferiore a 15 anni).

Il contesto

Le vittime più frequenti delle ustioni sono proprio i bambini. Nelle zone rurali, cucinare significa spesso accendere un fuoco a terra, con pentole colme di acqua o cibo bollente. I più piccoli, giocando o correndo, finiscono facilmente per scottarsi gravemente.

Gli interventi in anestesia generale

Sono stati eseguiti 43 interventi in anestesia generale, di cui 28 su bambini con meno di 15 anni. L’età media era di 6 anni, con una mediana di 5. La maggior parte delle operazioni ha riguardato le conseguenze più gravi delle ustioni: cicatrici profonde che, se non trattate correttamente, tendono a “incollare” le articolazioni, bloccando i movimenti. Così, aprire una mano, alzare un braccio, girare il collo e anche camminare può diventare impossibile.

Gli altri interventi

Oltre agli interventi in anestesia totale, sono stati effettuati 53 interventi in anestesia locale, tra cui 4 su ragazze tra i 14 e i 17 anni e 7 bambini con ustioni gravi, con un’età media di appena 1,7 anni, sono stati trattati con medicazioni avanzate, eseguite in sedazione per ridurre al minimo il dolore e lo stress.

Il focus sulle mani

Quest’anno la missione si è concentrata particolarmente sulle mani. In alcuni casi, le condizioni erano talmente compromesse che non era possibile ricostruire la mano anche dal punto di vista estetico. In queste situazioni, l’obiettivo principale è diventato recuperare almeno la funzionalità: riuscire a prendere in mano un oggetto, scrivere, lavorare.

Dopo la partenza, le medicazioni dei pazienti operati sono proseguite – e continuano tuttora – grazie al lavoro delle infermiere locali formate da Cute Project e al materiale sanitario che è stato lasciato a loro disposizione.

Splints e pressure garments

Anche nella missione del 2025, la fisioterapista sudafricana Jennifer Blenkisop ha portato avanti un lavoro prezioso, collaborando fianco a fianco con l’infermiera ugandese Doreen Uweera. Negli anni, Doreen ha acquisito competenze fondamentali nel confezionamento delle guaine elastocompressive (pressure garments) e nella gestione delle medicazioni avanzate per i pazienti con ustioni gravi.

Durante questa missione, sono stati seguiti 34 pazienti, l’80% dei quali erano bambini. Per ciascuno di loro è stato messo a punto un trattamento su misura.

Attività formativa

Durante la missione sono state tenute quattro lezioni frontali rivolte a medici e studenti di medicina residenti nell’ospedale. Gli incontri formativi hanno affrontato temi fondamentali come il trattamento delle ustioni in fase di emergenza e acuta, la gestione delle cicatrici da un punto di vista medico, chirurgico e fisioterapico, l’organizzazione di un Centro Ustioni.

Un’occasione importante di scambio e crescita, pensata per rafforzare le competenze del personale locale e garantire continuità alle cure anche dopo la fine della missione.

 

Il report della Missione

Desideriamo esprimere la nostra profonda gratitudine alla Flying Angels Foundation per il suo sostegno essenziale alla missione del 2025 in Uganda.

Finanziando i voli per il nostro team medico, Flying Angels ha reso possibile l’invio di specialisti in aree dove l’accesso a cure mediche avanzate è limitato o inesistente. La loro collaborazione ha permesso di realizzare interventi chirurgici e trattamenti specialistici, oltre che programmi di formazione per il personale sanitario locale, migliorando significativamente la qualità dell’assistenza offerta.

In un contesto dove le risorse sono scarse e le distanze rappresentano una barriera significativa, il supporto logistico di Flying Angels è stato determinante nel garantire che le cure raggiungessero chi ne aveva più bisogno. La loro dedizione nel facilitare il trasporto di équipe mediche verso zone svantaggiate ha avuto un impatto tangibile sulla salute e sul benessere di numerosi pazienti. Grazie a Flying Angels, abbiamo potuto ampliare la portata del nostro intervento, offrendo speranza e cure a comunità altrimenti prive di accesso a servizi sanitari adeguati. La loro missione di superare le barriere geografiche per garantire il diritto alla salute si è concretizzata nel successo della nostra missione, e per questo siamo profondamente riconoscenti.

Il team

Cute Project

Mappa della provenienza dei bambini curati dalla missione in Uganda di Cute Project

La copertura della missione.

Missioni come quella operata da Cute Project hanno un portata che va molto al di là della città o della località specifica. I bambini trattati nel corso della missione provenivano da diverse regioni del Paese e alcuni hanno viaggiato fino a 450 km per raggiungere le cure di cui avevano urgentemente bisogno.

Il lavoro di formazione e di coordinamento costante con il personale in loco sono, inoltre, fondamentali per garantire copertura sul lungo termine e creare ulteriore valore e cura.

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